14 gennaio 2014

Retrospettiva: Three-Dragon Ante

Three-Dragon Ante è davvero un signor gioco per 2-6 giocatori. Ed ha una storia molto simpatica.

Infatti, prima che venisse pubblicato dalla Wizard of the Coast nel 2005, aveva già fatto la sua comparsa in diversi romanzi e racconti ambientati nel mondo di Dungeons&Dragons, dove veniva citato come il gioco di carte per eccellenza, quello più conosciuto ed apprezzato da biscazzieri, bari e giocatori professionisti; quello che veniva giocato nelle bettole più malfamate e per il quale molti erano disposti anche a rovinarsi.



Ad un certo punto Three-Dragon Ante iniziò a godere di una certa fama presso i lettori e ad accenderne la curiosità sull'effettivo funzionamento; fu allora che i ragazzi della WotC ebbero l'intuizione di pubblicarlo come gioco a sé stante, ma che poteva anche essere inserito all'interno di una serata di Gioco di Ruolo, magari come piacevole diversivo o per aiutare il Narratore a rendere l'atmosfera ed il realismo dell'avventura.

Three-Dragon Ante fa anche una rapida comparsata in uno dei film ufficiali di Dungeons&Dragons e precisamente in D&D: The Book of Vile Darkness.


Screenshot di una sequenza del film.

Sostanzialmente si tratta di un gioco di carte non collezionabili vagamente ispirato alle dinamiche del poker:

Ciascun giocatore comincia la partita con una mano di carte, ciascuna delle quali reca un valore numerico da 1 a 13 ed un'abilità speciale che le consente di alterare in vari modi il flusso del gioco. Una carta viene subito messa in posta e la più alta di queste determina il numero di monete d'oro che vanno a costituire il piatto iniziale della partita. Il piatto e tutte le puntate aggiuntive possono essere rappresentate da fiches o altri segnalini: personalmente io uso le splendide monete coniate da Campaign Coins. A questo punto i giocatori svolgono i loro turni giocando sul tavolo una carta per volta, e se la carta giocata ha un valore numerico uguale o inferiore a quella giocata dal giocatore precedente la sua abilità speciale si attiva, altrimenti conterà solo il suo valore ai fini di determinare quello complessivo della mano giocata sul tavolo. Questo giro viene effettuato tre volte; alla fine la mano col valore complessivo più alto è la vincitrice e il suo giocatore prende il piatto. Quando un giocatore riesce a mettere sul tavolo una tris - tre carte con lo stesso valore - o un colore - tre carte dello stesso colore - si attivano degli effetti aggiuntivi che consentono al giocatore di intascare più soldi dai suoi avversari. Il gioco finisce quando uno dei giocatori va in bancarotta esaurendo le sue 50 monete di partenza e a quel punto viene dichiarato vincitore il giocatore che ha più monete, anche se è facile intuire che in una dinamica di gioco più immersiva la partita può continuare finché i tutti i giocatori non sono stati spennati... o finché non scoppia una rissa perché qualcuno ha barato! Le abilità delle carte fanno si che le partite siano sempre nuove e strategicamente interessanti.

A differenza di quanto avvenuto con altri giochi - come ad esempio D&D Inn Fighting di cui vi ho parlato qualche giorno fa - la WotC ha ampiamente supportato Three-Dragon Ante con la pubblicazione di due espansioni.

La prima si chiama The Emperor's Gambit: si tratta di un mazzo di 70 carte aggiuntive con nuove abilità speciali. Il mazzo di Emperor's Gambit può essere giocato a sé stante, oppure le carte possono essere aggiunte tutte al mazzo base, anch'esso di 70 carte, per un epica partita con 140 carte, o ancora possono essere combinate a blocchi con le carte del mazzo base così come suggerito dal manuale, ed in questo caso avremo delle varianti di gioco dai nomi suggestivi: Age of Mortals, Avandra's Hand, Strength and Greed ed altre ancora.

Il secondo add-on si chiama Luck of the Draw ed è un web enhacement gratuito che connette Three-Dragon Ante direttamente con il Gioco di Ruolo di D&D ed i suoi Personaggi, per offrire un'esperienza completamente in game. Luck of the Draw contiene le regole per utilizzare nel gioco di carte alcune delle abilità dei Personaggi del GdR, consentendo loro - ad esempio - di "barare" in maniera regolamentata, ed un simpatico scenario dal titolo A Quiet Night of Cards, tutto incentrato su una memorabile partita ad un importante tavolo.

Il prezzo di ciascun mazzo si aggira intorno ai 13 Euro: una spesa tutto sommato abbordabile. L'unica pecca del gioco è rappresentata dalla qualità delle carte, poco meno che scadente. È quindi necessario mescolarle con la massima delicatezza per far sì che non si rovinino. Inoltre le loro dimensioni simili ad un tarocco (cm 6,5x13 circa) non risultano compatibili con alcuno dei formati di bustine protettive in commercio, neppure quelli meno consueti!

Tuttavia mi sento di raccomandare fortemente Three-Dragon Ante non solo agli amanti di D&D ed ai collezionisti, ma anche a tutti coloro che amano i giochi rapidi, divertenti e ricchi di colpi di scena!

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