13 gennaio 2014

Recensione: Warhammer DiskWars

Special guest dei Cancelli di Hellwinter per questa recensione è Umberto Pignatelli, prolifico autore di Giochi di Ruolo, fra cui ricordiamo Beasts&Barbarians e Adventurers!.

Umberto ci parla di DiskWars: un nuovo prodotto ambientato nell'universo di Warhammer Fantasy Battles.

Uno dei giochi più dimostrati alla passata GENCON è stato Warhammer Diskwars: un nuovo gioco da tavolo della Fantasy Flight Games uscito in America a cavallo delle vacanze di natale.

Di cosa si tratta? In poche parole è un gioco di miniature senza miniature, di tipo non collezionabile nel senso che nella scatola trovate tutto quanto vi serve per giocare, e tutte le scatole sono uguali.



In DW infatti si mettono in scena in scena delle battaglie tra eserciti fantasy presi direttamente dall’ambientazione di Warhammer utilizzando però dei simpatici dischi di cartone al posto delle ingombranti miniature. Ogni dischetto rappresenta una singola unità - mostro o eroe - e su di esso sono già presenti tutte le informazioni necessarie ad utilizzarlo: movimento, fattore di attacco, contrattacco, resistenza ed eventuali abilità speciali.

Diskwars è un gioco molto tattile: i dischi vengono mossi capovolgendoli un numero di volte pari al loro movimento, con lo scopo di andare a coprire i dischi avversari impegnandoli così in mischia. Inoltre il sistema di combattimento, a parte le armi da lancio e poco altro, è totalmente diceless.

A prima vista il tutto potrebbe sembrarvi quasi noioso ma vi assicuro che non lo è. Spesso i dischi sono dotati di abilità speciali e sfruttarle adeguatamente è uno dei punti chiave del gioco, con una meccanica che a volte riesce a raggiungere combinazioni di skill quasi da gioco di carte.

Altra cosa resa elegantemente è l’iniziativa; a differenza di altri giochi dove uno dei giocatori deve aspettare pazientemente che l’avversario muova tutti i suoi pezzi, in Diskwars l’attivazione delle unità è gestita da un insieme di carte azione che i giocatori scelgono “alla cieca”. Utilizzando un ingegnoso meccanismo simile alla morra cinese viene deciso chi utilizzerà per primo la propria carta attivando un certo numero di dischi. Spesso le carte azione, inoltre, conferiscono ulteriori abilità speciali (ad esempio bonus al movimento) o incantesimi, come il temuto Whaagh! degli orchi.

Unite il tutto ad un sistema ingegnoso di creazione casuale di scenari e obbiettivi (ma potete anche giocare un semplice uccidi tutto quello che vedi), una decina di diversi terreni (già presenti nella confezione), il fascino indubbio dell’ambientazione di Warhammer e avrete un gioco davvero interessante.

Diskwars viene venduto attorno ai 35 euro e presenta all’interno quattro eserciti completi, per un totale di 62 dischi: Impero, Elfi Alti, Orchi e Caos, con truppe sufficienti per giocare adeguatamente e montarsi i propri eserciti. Certo, se volete avere più varietà potete anche comprare due scatole - come ho fatto io - e farvi il vostro esercito perfetto...

La Fantasy Flight Games si prepara a supportare ampiamente il gioco: sono in programma espansioni che aggiungeranno nuovi dischi, terreni, carte azione e altre fazioni. Nel frattempo è stato già annunciato il Kit da Torneo per i negozianti: si tratta di un set di carte azione con una grafica speciale e altri gadget utilizzati apposta per i tornei, segno che l’editore del Minnesota vuole spingere la gente a giocare effettivamente il suo gioco.

A parte questo che dire? Armatevi di dischi, vi aspetto nel Vecchio Mondo!

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