9 novembre 2015

Kata Kumbas Edizione Selvaggia - la recensione

Tutta la recensione della nuova edizione Jolly Troll di Kata Kumbas per il motore di gioco di Savage Worlds potrebbe essere riassunta in una frase detta dal suo geniale autore, Umberto Pignatelli, in occasione della presentazione ufficiale del prodotto a Lucca C&G 2015. Una frase che, da sola, è sufficiente a testimoniare non solo del lavoro di uno dei migliori game designer italiani in ambito GdR, ma anche dell'amore col quale questa impresa tutt'altro che facile è stata portata a termine.

Normalmente per scrivere un gioco di ruolo ci vogliono circa tre mesi. Io, per Kata Kumbas, ci ho messo un anno e mezzo.

Sta in questa frase, infatti, il senso del lavoro paziente, profondo e rispettoso della materia originale che Umberto ha intrapreso per confezionare questo bellissimo revamp di quello che, a mio personale giudizio, è uno dei più bei GdR di tutti i tempi. Un'opera che, va detto, non cede nemmeno per un istante alla tentazione della mera operazione di anastasi nostalgica.

KK Edizione Selvaggia è tante cose insieme: è un gioco classico, e al tempo stesso un gioco modernissimo. È pura OSR nel suo spirito, ma anche un GdR nuovo, che fa i conti con la grande evoluzione che ha riguardato il nostro hobby negli ultimi 30 anni. È un GdR fantasy (il genere più sfruttato in ambito ruolistico) eppure unico ed eccezionale, senza eguali nel panorama mondiale. È Kata Kumbas, come lo abbiamo conosciuto noi giocatori un po' più maturi, eppure un GdR dei nostri tempi, che sicuramente farà innamorare una nuova generazione di giovani giocatori, introducendoli ad una nuance del genere fantasy che affonda le sue radici nell'immaginario fantastico mediterraneo ed alla sua peculiare declinazione degli archetipi culturali indoeuropei.

Il nuovo KK sposta la linea temporale del gioco in avanti di 30 anni, esattamente il lasso di tempo trascorso dalla sua prima incarnazione nell'edizione Bero Toys, mostrandoci il mondo di Rarte un po' cambiato: il rigido sistema delle Caste si è allentato e le diverse professioni (ora Concetti) sono accessibili ai PG di ogni Stirpe, cioè di ogni origine etnica. Le Porte di Livello che connettono Rarte alla nostra Terra si sono riaperte, anche se non tutte sono presidiate dai Custodi. Le terre di Laitia che nelle edizioni precedenti erano sommariamente delineate, soprattutto attraverso gli scenari d'avventura, adesso sono abbondantemente dettagliate e ricche di storie e spunti per avventure; un mondo molto più consistente che offre al Narratore un framework solido per collocare le sue storie.

Tutto quello che amavamo del vecchio KK c'è anche nell'Edizione Selvaggia, ma riscritto, approfondito ed aggiornato. Le Eredità? Ci sono, e questa volta sono tutte spiegate nel dettaglio del loro funzionamento. Stirpi e Caste? Sono sempre lì ma - come dicevamo - più libere, per offrire al giocatore una quantità di variazioni sul tema pressoché illimitata. Creature iconiche come i Biro Biro, i Vendramini, gli Epistigi, i Cinocefali, i Murias? Fanno ancora capolino tra le pagine del Bestiario, tutte col loro set di regole e poteri speciali che le rendono uniche e divertenti da incontrare, sfruttando al massimo la grande versatilità del motore di gioco di Savage Worlds.

Sfogliando le pagine del manuale, stupendamente illustrato dalla bravissima Francesca Baerald, ci vuole poco a rendersi conto della quantità e della qualità di lavoro che sono state riversate nel gioco; tanto più sorprendenti se consideriamo che il tutto è frutto dell'impegno del solo Umberto Pignatelli, che pure ha intessuto un continuo feedback nella stesura con Massimo Senzacqua: l'unico autore ancora vivente dell'edizione originale.

A mio giudizio, KK Edizione Selvaggia è il GdR più interessante dell'anno, e non solo a livello italiano; voglio credere, infatti, che un gioco così bello e curato abbia più di qualcosa da dire anche nel panorama internazionale.

Per il resto... acquistatene una copia e cominciate a (ri)giocare a Kata Kumbas: non ve ne pentirete!

2 commenti:

  1. Grazie per la tua bellissima recensione! Sono onorato!

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  2. Bellissimo, spero di poter aver questo manuale presto tra le mani, chissà forse a Play 2016.

    Grazie Andrea.

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