È da qualche settimana che sto seguendo, a tempo perso, le discussioni sulla pagina FaceBook Asmodee di D&D 5e; un po' perché alcuni argomenti mi riguardano sia come DM che come giocatore e un po' per semplice curiosità, per capire cosa interessa ai giocatori di oggi e quali sono i problemi in cui si incappa più spesso durante il gioco.
Un tema che ritorna con una certa frequenza è quello della distonia fra il DM e i suoi giocatori, soprattutto dovuta a questioni di allineamento.
I problemi sollevati, e per i quali si chiedono consigli, sono solitamente formulati in uno di questi due modi:
Sono il DM di un party di PG Neutral (True, Chaotic o addirittura Lawful) che però si comportano come crudeli Chaotic Evil.oppure, più esplicitamente:
Sono il DM di un Party Infame di PG che mi distrugge sistematicamente le avventure. I miei giocatori ammazzano il capovillaggio che dovrebbe dare loro la missione. Minacciano di morte il mercante per ottenere forti sconti sugli oggetti. Taglieggiano l'oste della taverna nel bosco. E, più in generale, procedono per l'avventura sterminando senza pietà qualunque cosa si muova, indipendentemente dalla sue intenzioni o dal ruolo che potrebbe avere nel prosieguo dell'avventura stessa.
Si tratta di un problema vecchio come il cucco, più esplicito in D&D a causa della presenza dell'allineamento morale; ma in realtà è una dinamica deleteria che si può presentare in qualsiasi GDR e che tutti noi abbiamo vissuto almeno una volta da entrambe le parti del tavolo di gioco.
I consigli, i suggerimenti e le soluzioni che vengono offerti a questi DM disperati oscillano dal puro buonsenso ("Parlane coi tuoi amici prima di cominciare a giocare."), alla pulsione punitiva ("Non assegnare i PX a chi non rispetta l'allineamento."), fino alla vera e propria rappresaglia armata ("Mandagli contro un'unità di Tarrasque in tenuta antisommossa!")
Ma forse c'è un punto un po' trascurato della questione.
La maggior parte dei moduli di avventura, e delle avventure create dai DM, parte da un presupposto implicito: che i PG siano - in qualche misura - gli eroi, che quindi da loro ci si aspetti un comportamento non distruttivo, e che le motivazioni per intraprendere la missione siano o l'oro (la classica motivazione per i PG Neutrali) o lo spirito di sacrificio e il senso del dovere (la motivazione per i PG Buoni e/o Legali).
Ma che fare quando le cose non stanno così? Cioè - e al di là, della presenza di regole sull'allineamento - come si crea un aggancio e una buona motivazione per un party di Personaggi "cattivi", senza che ciò comporti né la frustrazione del DM, né le sue ire vendicative?
Vediamo qualche esempio classico, e come si possa riformulare il frame dell'avventura per renderlo coerente e giocabile da un party di PG malvagi e sanguinari.
1. Sgominare la banda di briganti/orchi che piaga il territorio
Lo schema classico: Il capo del villaggio di Signorinelle chiede ai PG di aiutarli con una banda di briganti/orchi che minaccia ed assale chiunque lasci la città. Promette una ricompensa, ma il Party Infame non vede perché debba rischiare la vita coi briganti/orchi quando può benissimo sgozzare il capovillaggio, dare il colpo di grazia alla popolazione di Signorinelle già provata dagli aguzzini e prendersi la ricompensa pattuita con la forza.
Re-frame per il Party Infame: I PG devono andare dal punto A al punto B per un loro qualsiasi tornaconto personale. Ma si dà il caso che la strada sia infestata da briganti/orchi che assalgono senza pietà alcuna chiunque la attraversi, rapinandolo, uccidendolo o peggio. Che fa il Party Infame? Rinuncia a perseguire i suoi obbiettivi o impartisce ai briganti/orchi una severa lezione su che cosa significhi davvero essere cattivi?
2. Detronizzare il tiranno che opprime il popolo
Lo schema classico: Il territorio di Vallequalchecosa è governato con pugno d'acciaio chiodato dal Barone De Krudelys che affama il popolo, impicca chi protesta ed impone lo ius primae noctis a tutte le belle fanciulle del borgo che si sposano. Il Party Infame non ci pensa due volte: fa squadra col tiranno, si dà al talent scouting per lo ius di cui sopra, e il popolo stremato capisce che finora gli aveva detto sin troppo bene!
Re-frame per il Party Infame: Il tiranno è un tiranno vero, e non divide il suo potere con nessuno. Appena i PG arrivano a Vallequalchecosa, li fa arrestare senza motivo, li mette alla gogna, confisca loro ogni bene e se qualcuno prova a fare la voce grossa, ci mette un attimo ad allestire una bella forca nella piazza principale. Al Party Infame non frega niente del volgo oppresso, ma la testa del Barone non rimarrà ancora a lungo sul collo... Poi, appena è stato sconfitto, arrivano provvidenzialmente - e in forze - i cavalieri del Re in scintillante armatura che, seppur in ritardo, hanno saputo di quanto stava accadendo a Vallequalchecosa. Ai PG infami, già stremati dalla battaglia, non conviene fare tanto i ganzi coi cavalieri del Re: molto meglio accettare la munifica ricompensa che gli viene offerta, prendersi gli applausi del volgo ("Sarà per la prossima volta, pecore!") e rimettersi in viaggio.
3. Recupera il potente artefatto
Lo schema classico: Il PG vengono ingaggiati per recuperare la leggendaria Spada di Ozzacots. Ma il Party Infame, dopo essersi fatto il mazzo nel dungeon, non ci pensa nemmeno per sbaglio a consegnarla al legittimo proprietario. Se è un PNG abbordabile, i nostri "eroi" lo sventrano senza pietà. Se è troppo forte, fuggono via nella notte. E mo' ritrovami nei vasti Reami!
Re-frame per il Party Infame: La Spada di Ozzacots è molto potente, ma è anche maledetta (maledetta di brutto), e solo il PNG che li ingaggia sa come bonificarla. Ma siccome non è scemo non dice niente al Party Infame! D'altronde, se i PG rispettano i patti non ci saranno problemi, se fanno i furbi... peggio per loro! Ovviamente, per evitare la dinamica punitiva, il DM lascia al Party Infame la possibilità di "ripensarci" e di portare la spada al PNG, che non farà troppe storie per il ritardo.
E voi che ne pensate? Vi vengono in mente altri re-framing per far giocare avventure anche al Party Infame, senza che al DM venga voglia di suicidarsi ingoiando i dadi?
ottimissimissime idee, che anche io uso :)
RispondiEliminaaggiungo che i PG, man mano che commettono crimini qui e là, man mano che diventano più efferati e potenti, man mano -dicevo- attraggono l attenzione di autorità e cacciatori di taglie sempre più potenti.
i PG riusciranno sempre a fuggire?
quanto presto il loro passato verrà a chiedere di saldare i conti?
con quante ammaccature ne usciranno?
come master finalmente potremo interpretare il Bene che affronta il Male (i PG) e può essere molto gratificante e ricco di spunti!
Un escamotage stile "giorno della marmotta" è un'altra bastardata per riallineare i tizi.
RispondiEliminaXena docet.